Come da titolo l’argomento di questo post riguarda le Tavole da Surf, tra Longboard, Shortboard o Midlenght, quale scegliere? Premessa: sl surfista migliore non è quello che si diverte di più (come recita una nota pubblicità in rete, Decathlon tanto per non fare nomi). Il surfista migliore è quello che sa surfare perché lo ha imparato, perché ha maturato la giusta esperienza, perché conosce il mare e perché ha rispetto delle regole base della convivenza in acqua tra surfisti. Il surfista migliore sa utilizzare tutte le tavole da surf, che siano queste longboard (tavole lunghe) o shortboard (tavole corte) o midlenght (mezze misure). Il surfista migliore sa utilizzare tutte le tavole da surf perché sa surfare bene. Cosa vuol dire saper surfare bene? Surfare bene vuol dire conoscere bene le onde e surfarle con la tavola giusta, il surfista migliore per poter surfare bene con tutte le tavole deve saperlo fare bene. Proviamo a spiegare questo concetto con parole semplici: secondo Wikipedia la definizione di surfare è ridotta a cavalcare le onde stando in equilibrio sulla tavola e allo scivolare sulla parete dell’onda facendo movimenti fino a riva. **Surfing (nello specifico utilizzando come mezzo una tavola). Quindi, secondo questa definizione, non è fondamentale saperlo fare bene, basta prendere un’onda e arrivare a riva. Secondo noi, invece, surfare non si può limitare al solo stare in piedi sulla tavola sospinti dalle onde: surfare bene significa farlo essendo consapevoli di quello che si sta facendo, scegliendo movimenti appropriati a seconda del tipo di onda. Questo perché spot differenti e mareggiate differenti generano onde diverse. Infatti in base a diversi fattori (dimensioni e velocità del moto ondoso, direzione della mareggiata e tipo di fondale) le onde possono essere grandi, piccole, molto ripide e veloci, tubanti oppure flosce e lente. Tutto questo per dire che difficilmente una tavola unica si adatta a tutti i tipi di onde e permette al surfista lo stesso livello di performance, se poi consideriamo anche lo ”stile” di surfata ecco che si apre un mondo. Longboard, shortboard e midlenght sono tavole molto diverse tra loro che però possono trovare un punto di incontro a livello di stile di surfata. Attenzione, ci riferiamo a surfisti esperti, questi ragionamenti non vanno presi in considerazione se si è principianti. Con surfista esperto non intendiamo un atleta professionista, ma una persona con una buona preparazione atletica che pratica costantemente surf e ha maturato una buona tecnica e un suo stile. Possiamo quindi dire che per un surfista esperto, il suo stile avrà un ruolo determinante nella scelta della propria tavola da surf, anzi per dirla tutta del proprio quiver di tavole perchè difficilmente un surfista esperto utilizza una sola tavola da surf. Quindi, longboard, shortboard o midlenght? la risposta giusta potrebbe essere tutte e tre. Al di là dei gusti personali un longboard, una shortboard e un midlenght possono essere usate tranquillamente da un surfista e far parte del suo quiver personale di tavole da surf. La lunghezza, lo shape e la configurazione pinne di un longboard o di una shortboard o di un midlenght faranno di queste tavole un surfboard più o meno adatto al proprio stile. Lo stile che il surfista esperto avrà maturato nel tempo, e non la lunghezza, sarà il parametro da tenere in considerazione nella scelta della tavola. Per un surfista principiante una tavola lunga aiuta ad apprendere le basi, per un surfista esperto è solo una questione di gusto personale e stile di surfata. Un surfista esperto può orientarsi sia su uno stile di surfata classico, sia su uno stile più moderno, questione di gusti personali non di tavole lunghe o corte. Sul mercato esistono longboard, shortboard e midlenght sia classici che moderni. Alcuni esempi di longboard classici sono tutti quei singlefin ispirati agli anni 50-60 come i vari pig, glider e noserider in voga in quel periodo.
Longboard performer invece sono tutti quei longboard che pur mantenendo la lunghezza presentano caratteristiche più moderne come un outline più filante, le pinne laterali a sostegno della pinna centrale, i bordi affilati, e altri accorgimenti per rendere performante una tavola di oltre 9 piedi.
Se nei longboard la differenza tra classico e moderno non è molto evidente, nelle shortboard invece le differenze saltano subito all’occhio. Prendiamo ad esempio una shortboard moderna e un twin fin retrò. Le tavole corte si sono affermate tra la fine degli anni 60 e l’inizio degli anni 70, ma è solo nel decennio successivo che si è sperimentato tanto arrivando a shape talvolta fantasiosi, fino a quando Simon Anderson, all’inizio degli anni 80, inventò il sistema thruster e nacque così la prima shortboard moderna. Da allora e fino ai giorni nostri gli shaper hanno sviluppato le shortboard con l’obiettivo di creare surfboards sempre più performanti.
Solo negli ultimi 20 anni si è fatto un passo indietro andando a ricercare quegli shape abbandonati negli anni 70. Lo scopo principale? Accontentare tutti quei surfisti che ricercavano uno stile classico su surfboards corte.
Longboard e shortboard. Per molti anni i surfisti si sono divisi tra chi surfava con tavole corte e chi con tavole lunghe, spesso andando in conflitto tra loro proprio perché la misura della tavola comporta uno stile di surfata differente con dinamiche diverse per prendere le onde sul picco. Se longboarder e shortboarder si trovano nello stesso spot inevitabilmente gli uni si lamenteranno degli altri, e questo a ragion di nessuno. Solo negli ultimi anni a complicare le cose sono arrivati i midlenght, tavole troppo lunghe per esser considerate short e troppo corte per esser chiamate long. La mezza misura, quella lunghezza che sta tra i 7′ e gli 8′, spesso bistrattata dai puristi del surf perché fino a pochi anni fa relegata ai soli principianti, il funboard degli sfigati… ora ha guadagnato dignità cambiando nome in midlenght. Come longboard e shortboard anche i midlenght possono essere classici con shape retrò ispirati alle short degli anni 70, tavole comunque intorno o superiori ai 7′
o moderni con linee d’acqua e soluzioni tecniche in comune alle moderne shortboard.
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